Nel quadro di STORIE di STORIA 2020
il nostro Cinema propone in diretta FACEBOOK
GIOVEDI 3 DICEMBRE alle ore 18.00
il film
SUFFICIENTE
di Maddalena Stornaiuolo
Antonio Ruocco
Antonio Ruocco
(Italia, 2019, 10′, colore; Venezia 2019 Giornate degli Autori, Nastro d’argento 2020)
La diretta si terrà contemporaneamente sui profili FB “Cinema teatro Cesare Capoali” e “Storie di Storia Castiglione del lago” e sarà arricchita dall’intervista ai due registi
MADDALENA STORNAIUOLO e ANTONIO RUOCCO
a cura del critico ANDREA FIORAVANTI.
Sinossi
In una scuola della periferia nord di Napoli, un ragazzo di circa quindici anni si presenta alla commissione di esami di licenza media. I professori lo accolgono con lo scetticismo riservato agli alunni pluriripetenti. Lui non si perde d’animo e racconta con fermezza la sua tesina che parte dalla storia, la sua storia, che è stata segnata da un accadimento drammatico, per arrivare a parlare del corpo umano e del Cristo Velato. I professori rimarranno in silenzio ad ascoltarlo. A lui basterà aver strappato la sufficienza. Il film è stato ideato e realizzato nell’ambito del corso di produzione cinematografica di Vodisca Teatro / La Scugnizzeria curato da Gianluca Arcopinto e Vincenzo Marra.
Attrice di teatro e televisione, Maddalena Stornaiuolo al cinema è stata Gelsomina Verde nel film omonimo di Massimiliano Pacifico, presentato alla Mostra di Pesaro. Ha recitato anche in Assolo di Massimo Piccolo e in Resto con te di Vincenzo Caiazzo. Per il teatro, è protagonista in Lenuccia – Una partigiana del Sud. A Scampia ha fondato la scuola di recitazione La Scugnizzeria.
Antonio Ruocco inizia ad avvicinarsi al cinema all’università. Ha partecipato al Festival del cinema autoprodotto, con Angeli caduti. Insieme a Gaetano Acunzo, realizza il documentario La strage di Sant’Alessandro. Dal 2011 è presidente, autore e regista dell’associazione Karma Arte Cultura Teatro che realizza spettacoli teatrali itineranti e interattivi nei siti culturali.
«Abbiamo voluto raccontare il dramma di una faida che non ha risparmiato i bambini e le donne. Con l’essenzialità nuda e cruda. Con la voglia di far venir fuori la guerra interiore del protagonista che, dentro di sé, è già vinta, ma che per il mondo esterno non ha senso. Con la scelta dei primi piani per scavare le rughe dell’anima di un bambino cresciuto troppo in fretta, che cerca riscatto nell’unico luogo che dovrebbe dargli giustizia: la scuola. Una scuola inadatta ad ascoltare, una scuola che giudica senza conoscere. Sufficiente è un voto, il più basso, il minimo indispensabile per andare avanti e tanto basta a Genny Russo, detto Genny Genny. Sufficiente è un bel voto, significa abbastanza, significa un passo avanti». [Maddalena Stornaiuolo, Antonio Ruocco]