Onda su onda

Un film che è "jazz cinema": in controcanto, raffinato, a tratti deliziosamente estemporaneo
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Gegè è un cantante confidenziale che non è mai stato “messo davanti”, cioè non è mai riuscito a brillare sotto la luce dei riflettori. Ruggero è un cuoco che non vuole scendere dalla nave su cui viaggia ininterrottamente da quattro anni (ma è anche “uno psicologo e un rompicoglioni”). I due si incontrano sulla nave che li porta a Montevideo, dove Gegè dovrà tenere il megaconcerto che rimpinguerà le sue finanze e, forse, darà una svolta alla sua vita, e Ruggero dovrà prendere le ferie obbligatorie mai consumate. Ovviamente i due al primo incontro si detestano, ma quell’odio è destinato a trasformarsi in complicità, dato che in fondo sono entrambi artisti incompresi in cerca di una via d’uscita dalla propria solitudine esistenziale.

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