Nick Morton è un mercenario che collabora con l’esercito, ruba all’archeologa Jenny Halsey le indicazioni per trovare un’antica tomba e, nel tentativo di salvarla dagli integralisti islamici, finisce per farla bombardare dai droni. Questo apre l’accesso a una enorme grotta in Mesopotamia, dove si trova il sarcofago della principessa egizia Ahmanet, che ha voluto portare il Dio della morte Set sul nostro mondo, ma fu fermata e mummificata prima di completare il rituale. Nick vi entra insieme a Jenny e all’amico Chris, quindi i tre liberano il sarcofago di Ahmanet e lo caricano su un aereo militare, che però i poteri della principessa fanno precipitare su una chiesa in Inghilterra. Jenny si salva dalla caduta, ma Nick dovrebbe sfracellarsi, invece si risveglia in obitorio misteriosamente senza un graffio e con forti allucinazioni che lo attraggono irresistibilmente verso il sarcofago. Basteranno i mezzi dell’organizzazione segreta per cui lavora il dottor Henry Jekyll a spezzare la maledizione della risvegliata e potente principessa Ahmanet?
Con una trama ricchissima di elementi, caricata di molti dialoghi chiarificatori, ma anche disinvolta nel sorvolare sulle cose meno logiche – come il coinvolgimento dei crociati che dividono e seppelliscono il coltello di Set in Inghilterra – La Mummia ha l’ingrato compito di riprovare a lanciare il Dark Universe della Universal, come già aveva tentato di fare prima di lei Dracula Untold ora però considerato “fuori canone”.
La necessità di piazzare le basi non solo di una complessa storia, ma di legarla a elementi che saranno espansi nei prossimi numerosi capitoli, finiscono però per appesantire mortalmente il film e privarlo di quella poca levità dimostrata nella prima fase, senza guadagnargli alcuno spessore drammatico. Alla regia quello di Alex Kurtzman, noto soprattutto come sceneggiatore e fin qui dietro la macchina da presa solo di un paio di episodi in Tv e di Una famiglia all’improvviso, è praticamente un esordio e dimostra tutta l’inesperienza di chi non ha mai gestito complesse scene d’azione. La sparatoria iniziale per esempio è interamente inquadrata addosso ai protagonisti, il nemico quasi non si vede e il senso dell’ambiente manca completamente. Va meglio con l’aereo che precipita, non a caso la scena più vista anche nei trailer, mentre i successivi scontri e inseguimenti sono basati su continui stacchi di montaggio e privi, anche per la scelta produttiva di fare un film per famiglie, di reale violenza, dunque poveri sia di tensione sia di spettacolo. Pessimo in particolare quello con Mr. Hyde, interpretato da Russel Crowe, la cui trasformazione è a dir poco deludente e il cui combattimento risulta tutt’altro che memorabile. Non aiuta poi che il personaggio di Tom Cruise, per via della maledizione, sia praticamente indistruttibile, infatti a mettere un po’ di pepe finisce per essere banalmente la consueta donna in pericolo, interpretata dalla bella ma non troppo espressiva Annabelle Wallis. Meglio di lei la carismatica Sofia Boutella, nelle vesti stracciate dell’inarrestabile Mummia, peccato che il suo look finisca a tratti per ricordare brutte cose: l’Incantatrice di Suicide Squad.