Paco ed Ana sono una coppia sposata da 10 anni, hanno una figlia e cercano di trovare un modo per riaccendere la passione di un tempo quando ecco arrivare Belén, un’amica di lui, che vive un periodo di sconforto. Alex scopre che la bella Natalia, di cui è innamorato, ha una particolare modalità per raggiungere l’ eccitazione che cercherà come può di soddisfare. Maria Candelaria e Antonio sono giostrai e vorrebbero avere un figlio. Il ginecologo ritiene che orgasmi soddisfacenti favorirebbero la fertilità di lei. Come raggiungerli? Il chirurgo plastico José Luis ha una consorte che, dopo un grave incidente, è bloccata su una sedia a rotelle. Scopre di desiderarla ancora ma bisogna che lei dorma. Sandra infine è alla ricerca dell’amore mentre convive con un iguana, soffre di intolleranza al lattosio e ha problemi di udito.
Se non sapete cosa siano, ad esempio, l’efefilia, la sonnofilia, la dacrifilia, l’erotolalia, l’urofilia, la dendrofilia e la arpaxofilia e desiderate ampliare le vostre conoscenze senza consultare Wikipedia, Paco Leòn (che in Italia abbiamo conosciuto come attore protagonista in Dieta mediterranea) ve ne offre l’occasione in questo suo terzo lungometraggio da regista.
La lettura della sinossi potrebbe far pensare ai film ad episodi che hanno costellato una stagione non fausta del cinema italiano. Senza mettere in campo, come qualcuno ha fatto, impropri paragoni con il cinema di Altman si può dire che il regista e attore (anche in questa occasione riveste i due ruoli) ha saputo orchestrare le diverse storie realizzando una trasposizione madrilena del film The Little Death dell’australiano Josh Lawson che aveva ottenuto grande successo in patria.
Leòn non è interessato a premere l’acceleratore sulla volgarità o sul doppio senso e neppure di ricorrere a una lettura delle perversioni alla maniera di Von Trier (Nymphomaniac). Ciò che vuole portare in luce, utilizzando la commedia ma non censurando il versante di sofferenza intima, è la difficoltà per alcuni, in tempi di apparente e mediaticamente insistita libertà sessuale, di rivelare ai partner a cui tengono le proprie pulsioni più segrete per cercare una via a quel piacere di cui non si può occultare la ricerca. Negarle a se stessi e a chi vorrebbero più vicino finirebbe con il costituirsi come un’ipocrisia destinata a minare il rapporto. Parlarne e magari sorriderci sopra insieme (riferendosi ovviamente a quelle che non prevedono l’umiliazione e la sofferenza altrui) può aiutare.