All’alba degli anni ottanta, con la presidenza Reagan che si avvicina assieme alle prospettive di fine del mondo, il piccolo Paul non ha altre preoccupazioni che tormentare il professore in classe e stringere amicizia con il ripetente dell’ultimo banco, Johnny. I due testano i limiti della disciplina nell’errata convinzione che la madre di Paul sia la preside della scuola, mentre la donna, assieme al marito Irving e ai nonni, è solo preoccupata per il futuro del figlio che sogna di diventare un artista famoso a dispetto dei desideri più convenzionali e rispettabili della famiglia
Con questo film James Gray decide di portare sul grande schermo un pezzo della sua vita e della sua famiglia. L’idea era quella di staccarsi da un cinema artefatto per girare una storia che lo riguardasse da vicino, ma anche quella di raccontare un Queens che oggi non esiste più (siamo negli anni Ottanta). Il regista ha dichiarato di aver provato un senso di malinconia in fase di montaggio, perché si è reso conto di aver raccontato la vita di persone che non c’erano più.
Per farlo sceglie un cast d’eccezione: Anne Hathaway, Jeremy Strong, Anthony Hopkins. Proprio quest’ultimo ha raccontato che il personaggio che interpreta (Aaron Graff) è molto simile al suo nonno materno: “Lui ed io eravamo terribilmente vicini. Mi ha dato un grande senso di fiducia per andare avanti con la vita”. Alla Hathaway è affidato il ruolo della madre Esther, che l’attrice ha definito una grande responsabilità visto il carattere autobiografico del progetto. Anche per Strong, che recita la parte del padre Irving, non è stato affatto facile. Per prepararsi al meglio ha affiancato diversi idraulici e chiesto al regista di condividere con lui ricordi e foto di famiglia. L’attore ha confessato di non essere riuscito a interpretare il personaggio come Gray avrebbe voluto, ma di aver trovato alla fine un modo per raccontare la sua storia.Giovane protagonista è Banks Repeta, nei panni di Paul Graff, al suo primo ruolo drammatico(finora lo abbiamo visto in horror come Le strade del male nel 2020 e Black Phone nel 2021). A lui si affianca Jaylin Webb, al suo esordio cinematografico.
Armageddon Time – Il tempo dell’Apocalisse è un film sull’amicizia, la crescita, il privilegio, la disuguaglianza, il razzismo. Gray non esclude l’ipotesi di un sequel. Il regista si concentrerebbe sulla malattia della madre e i problemi legali del padre.
Stavolta è stato più difficile per me parlare con gli attori, perché volevano saperne di più sui miei genitori e io non volevo un’imitazione, quindi impedivo loro di prendere informazioni. Mio fratello ha visto il film una settimana fa a New York e mi ha detto che gli ha fatto male, perché gli sembrava come se il tempo si fosse congelato” (James Gray).