Salvo è un ladro che, insieme con il sacerdote Valentino, viene catapultato indietro nel tempo di 2000 anni circa in Palestina, al tempo della nascita di Gesù. La strana coppia così costituita si ritrova quindi in un contesto alieno, durante l’epoca del re Erode e della dominazione romana sui territori del popolo ebraico: equivoci, incomprensioni e soprattutto guai sono dietro l’angolo.
I due comici palermitani hanno raccontato che l’idea che sta alla base di questo film è venuta loro prima di girare L’ora legale ma, tra una cosa e l’altra, sono riusciti a realizzare materialmente Il primo Natale solo nel 2019. La lavorazione ha infatti avuto luogo durante l’estate di quest’anno, principalmente in Marocco, anche se più di una scena è stata girata in studio a Roma. Le riprese, nel complesso, sono durate otto settimane.
«Ci muoviamo all’interno di un’epoca che non è nostra, per cui ci troveremo in un mondo straordinario in cui cercheremo in tutti i modi di sopravvivere perché non siamo nel 2019 e quindi saremo due pesci fuor d’acqua».
Valentino Picone
Sono chiaramente al centro della vicenda Ficarra e Picone, giunti al settimo film insieme (il primo, Nati stanchi, risale all’ormai lontano 2002). Al loro fianco ci sono Massimo Popolizio (un Erode cattivo ma affascinante, hanno spiegato i due comici), noto caratterista che lo scorso anno è stato Benito Mussolini nel provocatorio Sono tornato, Giovanni Calcagno, Massimo Cagnina e Roberta Mattei. Il direttore della fotografia è Daniele Ciprì, ai costumi c’è Cristina Francioni e la scenografia è affidata a Francesco Frigeri.